My Tech Bag – Parigi 2019
My Tech Bag – Parigi 2019

My Tech Bag – Parigi 2019

Pubblicità

Poco tempo fa vi ho parlato del mio viaggio a Parigi (piú precisamente qui) e vi avevo annunciato che avrei fatto un articolo sul mio zaino tech. Bene, l’articolo é finalmente arrivato, qui di seguito vi illustreró cosa contiene il mio zaino e le motivazioni che mi hanno spinto a compiere alcune scelte.
Ecco il perchè del titolo, My Tech Bag, proprio per lo zaino, e Parigi, visto che era il viaggio di riferimento, svolto nel 2019.

Innanzitutto lo zaino, mi é stato fornito direttamente dall’azienda ed è uno zaino di Tigernu, molto comodo e compatto, con una tasca nascosta sul retro, una tasca dedicata al trasporto di un laptop, la tasca centrale, dedicata ad un trasporto generale e due tasche davanti, una contenente la mia borraccia di 24Bottles e una per un uso al volo, contenente delle penne ed un taccuino. Per una questione di sicurezza, ho attaccato alle cerniere un lucchetto smart. Cosa sta di smart in un lucchetto? La possibilità di poterlo sbloccare tramite impronta digitale, oppure tramite smartphone.

Passiamo al laptop, è uno Xiaomi Mi Air 13 del 2017, un ottimo laptop per quanto riguarda la mobilitá, sia per la sua compattezza, sia per la possibilitá di caricarlo in movimento grazie alla porta USB-C presente a destra del computer. Anche il reparto software non é male, per la presenza di tre sistemi operativi, Windows 10 per Microsoft, ElementaryOS per quanto riguarda Linux e MacOS High Sierra per quanto riguarda l’ambiente Apple.

Per quest’ultimo sistema ci sono da segnalare alcune mancanze, come la connessione Wi-Fi e Bluetooth, mentre per la prima ho tranquillamente risolto con una minuscola chiavetta di Tp-Link, per la seconda non ho ancora risolto. Queste mancanze sono normali per chi utilizza dispositivi con Hackintosh.

Il reparto fotografico é composto da una GoPro Hero 5 ed una Sony Mark IV. Perché due camere? Semplice, la GoPro ha una lente grandangolare, e puó essere azionata molto velocemente, oltre ad avere una buona stabilizzazione per quanto riguarda le riprese video, la Sony invece è migliore per le foto, e lo sportello reclinabile é il vero valore aggiunto. Due sono le note negative per questa camera, la possibilitá di non poter aggiungere un microfono esterno e la porta di ricarica, la “vecchia” micro USB.

Questi sono dettagli si, ma questi sono i miei pensieri per questa camera, visto che, nel primo caso, dovró utilizzarla per alcune riprese e avrei bisogno di un microfono per una migliore qualitá, mentre per quanto riguarda la porta di ricarica, mi fa storcere il naso perché la maggior parte dei miei dispositivi ha la porta di tipo C per quanto riguarda la ricarica. Fa nulla, sono “problemi” che si possono aggirare.
Attaccata alla Sony vi era un trepiede di Manfrotto, il Pixie per l’esattezza, sia per una questione di comodità, sia pronta a fare dei time lapse.

Gli smartphone che ho voluto portare, uno per uso privato e uno per uso aziendale, sono iPhone X e Google Pixel 2XL, due smartphone completamente opposti, da una parte iOS e dall’altra Android Stock, entrambi sviluppati con hardware e software dall’azienda produttrice ed entrambi top di gamma del 2017. Ad affiancare il mio iPhone ci sará l’Apple Watch di terza generazione, sempre pronto a tracciare i miei dati e pronto ad usare Apple Pay, evitando di tirare fuori dalla tasca il mio portafoglio oppure l’iPhone, sempre per utilizzarlo con Apple Pay. Purtroppo Google Pay non é compatibile con la mia scheda, facendomi ripiegare necessariamente ai dispositivi con la mela morsicata.

Per caricare i miei dispositivi ho portato l’Anker PowerPort, che possiede quattro porte USB e una porta USB-C, tramite la quale ho potuto caricare il mio Xiaomi Mi Air e, tramite le altre porte, i miei smartphone, il mio Apple Watch ed il powerbank che utilizzavo in giornata. Perchè non caricavo la mia camera o la mia GoPro? Semplice, avevo altre due batterie supplementari già cariche e pronte all’uso, e solo in caso di emergenza le avrei caricate.

Come reparto audio ho scelto di portare le mie AirPods, ma a causa della batteria limitata, ho deciso di affiancarle alle Zolo Liberty+ di Anker.
Ho voluto recuperare degli auricolari cablati di Bose, ma ho dovuto portare gli adattatori da jack a lightning e da jack a USB-C. Questo a causa della mancanza del jack sui miei smartphone. Infine ho portato un piccolo speaker bluetooth di Dodocool, sia per un ottimo ascolto, sia per le dimensioni ridotte.

Come powerbank ne ho portati tre, per un uso al volo, per il mio Xiaomi Mi Air e da collegare alla porta USB dallo zaino. Inoltre ho sfruttato una tasca laterale per poter utilizzare la ricarica wireless di questo powerbank.
Penso di avere esagerato con questo comparto.

Infine ho portato dei normalissimi cavi per poter caricare tutto quanto, e dei banali occhiali da sole, insomma, oggetti poco tech e poco smart.

Cosa ne pensate? Avreste portato altro o avreste tolto qualcosa? Fammelo sapere qui nei commenti.
Qui sotto vi lascio anche la lista completa dei prodotti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *