Xiaomi Mi Air – Una potenza tripla
Xiaomi Mi Air – Una potenza tripla

Xiaomi Mi Air – Una potenza tripla

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Lo Xiaomi Mi Air é il laptop medio di gamma di Xiaomi, nel mio caso é il modello del 2017. Presenta una scheda tecnica composta da un processore Intel i5 7200U, 8 GB di RAM, una scheda video Nvidia MX150 e due SSD da 256 GB. Presenta due porte USB, il jack audio, una porta HDMI e una porta USB-C.
Dopo l’articolo su Parigi (qui e qui), dovreste aver capito perché definisco lo Xiaomi Mi Air come una potenza tripla.

Il laptop viene fornito con un alimentatore USB-C da 65W, tuttavia con attacco cinese, utilizzabile solo con un adattatore. Il sistema operativo fornito é Windows 10, tuttavia in versione cinese. É possibile renderlo in italiano attraverso alcune procedure, reperibili online.

Il layout ricorda molto gli ultimi Macbook di Apple, con l’aggiunta delle porte USB. Il layout della tastiera non é italiano, ma americano. Questo significa che non sono presenti le lettere accentate, ma é possibile risolvere questo “problema” utilizzando gli apostrofi prima della lettera che si vuole rendere accentata. In questo modo é possibile eliminare quel fastidioso problema delle lettere maiuscole accentate.

Il laptop può essere ricaricato da un qualsiasi alimentatore o powerbank USB-C, a patto che possieda una potenza in uscita di almeno 65W e la tecnologia Power Delivery. Davvero una scocciatura non poterlo né caricarlo, né alimentarlo senza condizioni.
La batteria ti permette di arrivare fino a sera con uso medio.
La possibilità di utilizzare un powerbank, utilizzando lo stesso cavo del mio smartphone é una grande comodità.

Un altra limitazione di questa macchina é l’impossibilità di espandere la RAM, essa infatti é saldata. Infatti, per chi usa programmi pesanti, come editing video, foto o programmazione, potrebbero non bastare.
Ad esempio, Android Studio o Xcode, durante l’emulazione, rallentano il sistema, e, un modo per rendere il sistema fluido, é chiudere tutti i processi in background.

Oltre a Windows 10, presente di default, ho installato, su un secondo SSD (montato in un secondo momento), una distro di Linux, piú precisamente Ubuntu. Questa non era la mia prima scelta, avevo installato, al suo posto, prima ArchOS e, successivamente, ElementaryOS. Ho scelto Ubuntu perché era la piú stabile, performante e ottimizzata delle tre su questa macchina.

Ma non é finita qui, perché accanto a questi due Sistemi Operativi, ho installato anche MacOS, prima in versione High Sierra, e poi sono passato a Mojave. Non solo é molto simile ad un Macbook, ma ora é presente anche il suo sistema operativo.
Nonostante sia un hackintosh (quindi con tutti i problemi relativi), la partizione con MacOS funziona in maniera ottimale, tranne per tre fattori: il bluetooth, il Wi-Fi ed il controllo della luminosità.
La problematica più grave é il non poter usare il Wi-Fi, ma é possibile “aggirare” questo problema tramite una chiavetta USB.
Neanche la scheda video dedicata sembra funzionare, ma questo sembra essere un problema generale di Mojave.
Il controllo della luminosità invece potrà essere sistemato in futuro. Servizi come iMessage, iCloud, FaceTime e Siri funzionano correttamente.

Leggero, compatto e versatile, il compagno ideale per chi cerca il giusto compromesso fra qualità e prezzo. Infatti si può trovare, in sconto, sui 400$ sui siti di importazione come Gearbest.
Se non si cerca un laptop particolarmente costoso, con la possibilitá di smanettarci un pò e, potendo fare lavori generici, questo é il dispositivo giusto, peccato solo per l’assenza di ventole e per l’impossibilitá di aumentare la RAM, mancanze non essenziali ma che sarebbero tornate utili durante un utilizzo intenso.

Siete d’accordo sul definire questo Xiaomi Mi Air, come una potenza tripla? Fatemi sapere la vostra.

A chi é orientato questo laptop?
Un pó a tutti, bisognerà solamente abituarsi alla tastiera USA, ma non ci vorrà molto. Per i più smanettoni é perfetto, la possibilità di installare tutti e tre i sistemi operativi, con un ottimo supporto per le distro linux, lo rendono quasi perfetto. Non é perfetto per il video editing in 4K, in particolare su MacOS. Se da una parte Final Cut ottimizza i tempi, dall’altra non potremo utilizzare la scheda video dedicata, mentre su Windows potremmo usarla, ma non avremo l’ottimizzazione di Final Cut.
Insomma, abbiamo pochi difetti, il ché lo rende il laptop giusto per il prezzo che offre, anche in termini di portabilitá e versatilitá grazie alla porta USB-C di alimentazione.

Aggiornamento
– Funziona correttamente anche con MacOS Catalina (in versione beta)
Il controllo della luminosità funziona correttamente, bisognava solamente installare il kext giusto e regolare il file di Clover

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