Ho avuto modo di provare per alcuni periodi il Google Pixel 2XL, sia quando era appena uscito, sia quando Google ha smesso di aggiornarlo, durante dicembre dello anno. Ora che sono terminati gli aggiornamenti.
Google ha rilasciato il Pixel 2XL durante la seconda metà del 2017, e ha ricevuto aggiornamenti fino a dicembre del 2020.
Con il Google Pixel 2XL siamo davvero alla fine? Questa è la domanda alla quale dovremo cercare di dare una risposta.
Per il periodo in cui è stato presentato e, per la filosofia con cui è stato concepito, si colloca come il diretto competitor di iPhone X.
Entrambi gli smartphone possiedono hardware e software che sono stati prodotti da un’unica azienda, nel suo caso da Google.
Il Google Pixel 2XL si presenta con la scheda tecnica di un top di gamma di quell’anno, fornito con Android stock. Una delle feature che presenta è lo squize, basta premere lo smartphone dai lati, ed attiverà Google Assistant.
A differenza della maggior parte degli smartphone appartenenti alla fascia alta di quell’anno, il Google Pixel 2XL presenta una sola fotocamera posteriore. Questo perché Google, attraverso la famosa GCam, perfezionava gli scatti, senza aver bisogno di una seconda camera.
Questo perché, la GCam (o Google Camera), sfrutta l’intelligenza artificiale per migliorare le foto, senza alterarle. Per questo motivo, in molti, cercano di installarla sul proprio smartphone.
Uno dei problemi che ho riscontrato è il display. Esso tende all’azzurro, anche se con una tonalità leggera.
Nulla di preoccupante, ma da un top di gamma, non mi aspetto questi problemi, o, per lo meno, che vengano risolte nel breve periodo. Invece non era solamente di questo terminale, ma dell’intera gamma.
A distanza di tre anni, ha ricevuto Android 11, anche se le patch di sicurezza sono ferme a dicembre 2020.
La batteria riesce ancora a portarmi fino a sera, senza molte limitazioni. La fotocamera è ancora performante come il primo giorno.
Da utente che vuole sempre l’ultima versione, mi ha dato molto fastidio che Google abbia smesso di aggiornare questo smartphone, non tanto per gli aggiornamenti di Android, quanto per le patch di sicurezza.
Avrei preferito una soluzione tipo Samsung che, smette di aggiornare i propri smartphone alle successive release di Android, ma fornisce per ancora un anno le patch di sicurezza.
Un vero peccato.
Quindi, con il Google Pixel 2XL siamo davvero alla fine?
In termini software si, tranne se non dobbiamo pensare al modding.
In generale, permette ancora di essere utilizzato, senza alcun problema e senza molta fatica. Possiede tutto quello che serve per il 2021, come una fotocamera affidabile, il chip NFC, uno speaker stereo ed un ottimo microfono.
Per chi vuole sempre l’ultima versione di Android, invece, ormai non fa più per lui, tranne se si vuole installare la Pixel Experience.
A mio modo di vedere, Google non è ancora riuscita a riprendere la filosofia dei Nexus, ovvero fare degli smartphone con hardware di top di gamma ad un prezzo contenuto.
Google ha presentato la fascia A, che rappresenta la sua fascia “economica”, con hardware da medio di gamma.
Riuscirà a riprendere la filosofia dei Nexus?