Samsung ha presentato, circa un anno fa, il Galaxy Z Flip, uno smartphone pieghevole, alternativo al Galaxy Fold.
Osservando il Samsung Galaxy Z Flip nelle mie mani, mi è sorta una domanda, il futuro è arrivato?
Esaminando l’hardware, si presenta come top di gamma del 2019.
Anche il software, la OneUI di Samsung è la stessa che troviamo sui Galaxy S10, ad eccezione di Dex, unica mancanza su questo modello.
In termini di aggiornamenti, le patch arrivano regolarmente, mentre gli aggiornamenti della OneUI arrivano velocemente.
Come camera presenta due lenti posteriori, di cui una ultrawide, ed una anteriore.
Non è presente il jack audio e l’audio non è stereo. Inoltre, questo modello è “solamente” 4G, anche se è disponibile il modello 5G.
Insomma, presenta caratteristiche al top, l’esperienza Android di Samsung e con delle accortezze fatte dall’azienda coreana.
Ero molto curioso di questo Device, dal momento che volevo provare con mano l’esperienza di uno smartphone pieghevole.
La domanda che sorge spontanea è : “Si vede la piega? ”
Allora, visivamente sul display non si nota nulla, serve necessariamente toccarlo, solamente allora si può notare.
Sul retro la cerniera è usata per esibire il logo dell’azienda, risparmiando spazio e senza invadere ulteriore spazio.
Penso che questa sia un ottima scelta di design.
Dal punto di vista software, Android ha un ottima gestione del display, stessa cosa accade con tutte le applicazioni di Samsung.
Per le app terze, la maggior parte sono state aggiornate, ad esempio, piegando lo smartphone ed aprendo YouTube, nella parte superiore verrà riprodotto il video, mentre nella parte inferiore ci saranno i commenti ed i video suggeriti.
Un comportamento simile accade anche per l’app fotocamera, dove nella parte superiore ci sarà ciò che inquadra l’obbiettivo, mentre i controlli nella parte inferiore.
Si può scattare una foto, utile sopratutto per fare i selfie, quando da chiuso si preme due volte il pulsante di accensione, si può visualizzare sullo schermo esterno quello che la fotocamera inquadra.
A seconda della gesture che si può eseguire su questo schermo, è possibile cambiare la modalità di utilizzo, ad esempio utilizzare la camera ultrawide, oppure passare alla registrazione di video.
Un altra differenza fra questo smartphone ed un Galaxy S10 riguarda il sensore di impronte digitali, infatti non è sotto il display, ma è posto sul lato destro, integrato con il pulsante di accensione.
Quindi, con questo Samsung Galaxy Z Flip, il futuro è arrivato?
Secondo me è solamente un form Factor diverso, non penso che in futuro vengano prodotti solamente smartphone pieghevoli.
Diciamo che in termini di comodità è un prodotto fantastico, certe volte pensavo di essermelo dimenticato da qualche parte, quando invece era nella mia tasca.
Insomma, secondo me devono ancora migliorare, forse con la serie Fold la gestione del sistema è diversa, ma non avendone provato nemmeno uno non posso esprime dei giudizi.
Insomma, questa tecnologia deve ancora migliorare, sia sperando che gli sviluppatori migliorino le loro applicazioni, sia migliorando il display e la cerniera di chiusura, vero e proprio punto debole di questi smartphone.
ATTENZIONE: Ho scritto quest’articolo prima della presentazione del nuovo Samsung Galaxy Z Flip 3, quest’articolo si riferisce al primo modello della linea Flip.