Da buon appassionato di tecnologia e da persona che vive nel ventunesimo secolo sono sempre circondato da essa.
Durante quest’estate ho voluto allontanarmi, per quanto possibile, da tutto ciò che di elettronico mi circonda.
Insomma, ho voluto trascorrere una giornata senza tecnologia.
Rimanere completamente senza tecnologia è quasi impossibile, dal momento che si dovrebbero escludere alcuni oggetti come l’illuminazione oppure alcuni elettrodomestici.
Bisognerebbe definire la concezione di giornata senza tecnologia, proprio per questo motivo.
In questo caso mi sono voluto allontanare da due cose, dalla città e dallo smartphone.
Ho voluto approfittare del weekend di Ferragosto per staccare la spina e ricaricarmi.
Ho utilizzato lo smartphone solamente come navigatore, visto che non conoscevo il percorso che dovevo fare.
Una volta arrivato a destinazione ho messo da parte lo smartphone, cercandomi di estraniarmi dal mondo.
Ho voluto seguire una piccola filosofia chiamata “NO-tifiche”, penso che il nome sia già abbastanza chiara.
Per tutto il tempo, il mio smartphone è rimasto su un tavolino in camera, non volevo assolutamente vederlo.
Ho trascorso una giornata completamente lontano dallo smartphone, per l’esattezza un OnePlus 5T, ne ho parlato qui.
Trascorrendo la giornata senza smartphone, ho riscoperto il piacere della lettura, piacere che voglio continuare a mantenere.
Passare una giornata senza smartphone è stato liberatorio.
Non ricevevo nessuna notifica, nessun ansia di ricarica, eravamo solo io ed il mondo.
L’aspetto più fantastico è stato essere lontano da messaggi e social, anche se questi ultimi li utilizzo poco.
L’unico dubbio che mi assaliva era nel caso ci fosse qualche tipo di emergenza.
In realtà non ero solo, quindi bastava contattare la persona con cui mi trovavo in quel momento ed il gioco era fatto.
Ho trascorso una giornata senza tecnologia, ed è stato fantastico.
Consiglio caldamente a tutti di farlo almeno una volta all’anno, almeno per cercare di disintossicarsi dai social.
Ultima nota, ho inserito quest’articolo all’interno della rubrica “A Tech Trip”.
Questo perchè è stato un viaggio, anche se con della tecnologia parziale.
Penso che quest’articolo potevo chiamarlo anche “A (not) Tech Trip”.